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  • Quando le emozioni prendono il sopravvento: il nostro IO interiore
01 Luglio 2024

EMOTIVITA': SOLI E' PIU' DIFFICILE

Ci sono dei giorni che partono con il piede sbagliato, ti alzi e pensi a cosa hai sognato durante la notte per sentirti così, tutto ti sembra fuori posto: tu sei fuori posto. Ti trovi dall'altra parte del mondo in compagnia di te stessa.

Non serve essere in viaggio per sentirsi in balia delle emozioni, ma ammetto che quando non sono a casa (in Italia) tutto mi sembra più complicato.

In viaggio invece, quando scopro qualche posto nuovo o incontro nuovi amici mi si riempie il cuore e allo stesso modo quando ho un momento di down mi ritrovo a pensare continuamente a cosa non va e a come uscirne, la tristezza prende il sopravvento.

A volte invidio chi ha un partner, chi può parlare delle proprie emozioni con qualche persona fidata, chi ha sempre qualcuno da chiamare per le notizie positive e anche per un momento di scoraggiamento. Io sono sola, e so quanto amo la mia libertà, ma a volte ha un prezzo, molto alto.

 

SFOGARE I SENTIMENTI SUL PROPRIO CORPO

Per quanto sia complessa la mente, tutto lo stress e l'ansia che provo in queste giornate no si accumula nel corpo, principalmente a livello della pancia/intestino. La sensazione è di pienezza e di tensione addominale che mi toglie l'appetito e che difficilmente riesco a calmare, se non con la mindfulness.

E poi scrivo, o almeno ci provo. Cerco di buttare giù pensieri confusionali e provo a fare un'analisi interiore di cosa realmente non va. Camminare aiuta, la natura, il sole, mi danno pace.

Chi mi conosce sa che ho un carattere particolare, ma chi mi conosce davvero bene sa quanto spesso io mi chiuda in me stessa quando sto cosi e difficilmente mi si riesca a parlare.
E' il mio momento, un momento per stare con me stessa e con le emozioni che mi stanno divorando, è un momento per riconnettermi con la piccola me, la Sara che ormai è cresciuta ma quella piccola bambina ha sempre bisogno di accudimento e amore.

  

AMORE PER SE STESSI: IL BAMBINO INTERIORE

Ebbene si, quando si è lontani da tutto e tutti, amici e famigliari compresi, si deve fare i conti con un'emotività che spesso non si sa come tenere a bada.

In psicologia, c'è un concetto di emotività che si trasforma con "Io interiore o bambino interiore" che rappresenta una parte emotiva e vulnerabile che una persona ha ed è rimasta immutata nell'infanzia.

La maggior parte degli adulti ha sperimentato esperienze positive o traumatiche nell'infanzia che continuano ad influenzare il proprio comportamento e che soprattutto ci plasmano.

Le caratteristiche principali che si provano quando si ha a che fare con la propria parte emotiva "non cresciuta" sono diverse come:

  • Sentire emozioni e sentimenti che sono stati sperimentati durante l'infanzia: paura, tristezza, rabbia, felicità.
  • Portarsi in spalle le ferite emotive ed i traumi subiti da bambino che si manifestano in noi adulti con stati di ansia, attacchi di panico, depressione ecc.
  • I bisogni non soddisfatti o non ascoltati da piccoli, tornano come macigni quando si è adulti e influenzano le nostre scelte: si può continuare a cercare l'approvazione degli altri nei partner o nelle amicizie, si può finire per amare persone che sono emotivamente instabili per ricercare un amore che ci è stato negato da piccoli ecc.

 

LA TERAPIA EMDR COME DONO 

Quale miglior modo per stare meglio con se stessi ed elaborare questi traumi se non con la psicoterapia?

Principalmente con l'EMDR acronimo di "Eye Movement Desensitization and Reprocessing," si trattano tutte quelle esperienze traumatiche che fanno parte del nostro bagaglio. 

L'EMDR si basa sull'idea che molte condizioni psicologiche e emotive, come il PTSD, siano influenzate da esperienze traumatiche passate che non sono state elaborate in modo adeguato. Queste esperienze possono essere "bloccate" nella nostra memoria e causare sintomi come flashback, ansia, incubi, evitamento di situazioni scatenanti e altri problemi emotivi.

Con l'EMDR grazie all'uso di protocolli strutturati come il movimento degli occhi o altre forme di stimolazione bilaterale (tocchi e suoni) si elaborano ricordi traumatici in modo da ridurre il loro impatto negativo.

Io ho svolto diverse sedute di EMDR e mi hanno aiutato per sbloccare situazioni e piccoli traumi che con il tempo erano diventati parte di me, ma sono fermamente convinta che la nostra infanzia e le esperienze pregresse rimangono comunque all'interno di noi, si possono elaborare ma non dimenticare.

 
Ora vado, in questo momento, sento che la piccola Sara mi sta chiamando, perché ha bisogno della Sara adulta... che a volte tanto adulta non è.
 

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