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  • L'ansia e la paura di arrossire nelle situazioni sociali
01 Luglio 2024

È COSI DIFFICILE SMETTERE DI ARROSSIRE?

La particolarità degli eritrofobi è una consapevolezza del rossore e la paura che possa manifestarsi in situazioni sociali, perché arrossire è associato a una serie di pregiudizi negativi come debolezza, vergogna, paura, ecc.

La nostra capacità di arrossire è in gran parte al di fuori del nostro controllo cosciente, nascosta tra le centinaia di cose che il nostro corpo gestisce per noi. È quindi impossibile smettere di arrossire dando un comando al nostro cervello, anzi si tende ad decuplicarlo.

Anche da soli questa fobia ossessiona i pazienti, e per questo talvolta arrossiscono nella solitudine, al ricordo di un fatto spiacevole, o di un ostacolo difficile da superare per la loro timidezza. Gli attacchi di rossore hanno, con poche sfumature, caratteri fisici e psicologici identici. Ciò che domina nello stato dei soggetti è che questa tendenza ad arrossire li rende molto infelici e crea una situazione mentale molto dolorosa.

Sono veramente ossessionati dall’idea della loro infermità e non pensano ad altro, nonostante tutti i loro sforzi per liberarsene. Ciò che aumenta la loro sofferenza è che, come la maggior parte delle persone ossessionate, la nascondono a tutti tranne che al medico, al quale aprono la loro anima ulcerata, raccontandogli le loro ossessioni per le emozioni angosciose, come un tormento costante che avvelena letteralmente la loro esistenza.
Queste persone sfortunate non vivono la vita di nessun altro. Fuggono ogni contatto, ogni piacere, chiudendosi in una solitudine oscura e feroce”.

 

LA PAURA DI ARROSSIRE NEI GIOVANI

L'eritrofobia si manifesta soprattutto in gioventù, tende a diminuire di intensità man mano che ci avviciniamo ai trent'anni, ma non vi è alcuna garanzia a questo livello. Colpisce tanto le donne quanto gli uomini e, secondo stime scientifiche, ne è colpito l’1% della popolazione mondiale.

Sono pochi gli studi scientifici che si concentrano specificamente sull'eritrofobia, preferendo concentrarsi sul quadro generale delle fobie sociali di cui l'ereutofobia fa parte. L'elemento mentale è una componente chiave se non la più importante, ma ci sono ancora dubbi su un potenziale fallimento del sistema nervoso simpatico nell'ereutofobia. Mentale, fisico o genetico con ereditarietà? Un mix di questi tre fattori? Il mistero rimane.

Arrossire è nella maggior parte dei casi temporaneo e viene dimenticato una volta superata la situazione problematica o i primi momenti di stress. L'ereutofobia si manifesta quando è impossibile per una persona smettere di pensare a questa "umiliazione" e temere che possa ripetersi in futuro, così la macchina dell'autoalimentazione si mette in moto e la nostra mente provoca attacchi di rossore che contaminano la nostra mente, e così via.

Una volta avviata e senza un trattamento adeguato, questa macchina difficilmente si fermerà per anni, se mai si fermerà! Secondo gli scienziati, il tempo medio impiegato da una persona per confessare la propria malattia mentale a un professionista o a una persona cara è di 10 anni, e ogni anno trascorso soffrendo di eretofobia avrà conseguenze disastrose sulla fiducia, sulla socievolezza, sull'autostima e su molti altri aspetti. cose.

Lo stress costante generato da questa fobia e la paura di arrossire portano ad una graduale esclusione sociale della persona, che si priva delle uscite e degli incontri che potrebbe fare nella sua vita per sfuggire al rossore che si verifica in pubblico. Come un'erbaccia, più a lungo vive, più tempo ha a disposizione per mettere radici e più difficile sarà estirpare.

 

QUALI SONO LE SOLUZIONI?

Contrariamente ai vecchi tempi, la fobia dell’arrossire non è più una fatalità e ci sono molte terapie o azioni da intraprendere per curare questa fobia.

La CBT, le terapie comportamentali e cognitive, sono riconosciute dalla comunità scientifica per la loro efficacia nel trattamento dell'ereutofobia.
Anche rivolgersi a un professionista della salute mentale è un buon modo per progredire nella gestione dell'ereutofobia.
Nel campo della medicina alternativa, l’EMDR ha avuto successo nel trattamento dell’ereutofobia, e anche la mindfulness.

Evitiamo l'intervento chirurgico, simpatectomia toracica: la simpaticectomia toracica è un'operazione tesa a neutralizzare la funzione del nervo simpatico che controlla, tra le altre cose, la comparsa del rossore. L'intervento può essere definitivo con la sezione del nervo o temporaneo con l'inserimento di clips, ciascuna tecnica presenta vantaggi e svantaggi. Conoscendo persone che l'hanno effettuata e avendo chiesto pareri a loro ed a medici, ho saputo che questa operazione presenta un alto rischio di conseguenze invalidanti ed è quindi sconsigliata.

 

 

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