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Il senso della vita: la nascita, il cammino, la morte

20 Giugno 2024

IL SENSO DELLA VITA

Ci sono momenti, quando ad esempio mi fermo a pensare al senso della vita, fatto che fortunatamente accade di rado, in cui mi sento un piccolo puntino in mezzo al nulla.

Spesso succede dopo aver ascoltato determinati podcast che parlano dell’importanza di vivere nel momento presente, nel qui ed ora, rendendosi conto che il passato e quello che siamo stati non esiste più.

Anche quello che eravamo una settimana fa, un giorno fa, 5 minuti fa non esiste più.

Io abbraccio completamente questa teoria che afferma di come il passato non é più parte del presente e quindi logorarci pensando ai fallimenti trascorsi, ai problemi vissuti o a fatti accaduti che ci rendono tristi, sia completamente sbagliato e porti solo ad un continuo rimuginare.

 

LIBERTA' O PAURA?

Amo vivere nel momento presente senza pensare al passato o progettare un futuro che non potrà mai essere come desidero.
Quello che in questi momenti provo é un senso di libertà accompagnato da paura/tristezza.
Io sono qui, sono viva, sto respirando, scrivo al telefono, programmo la mia giornata lavorativa, ma tutto questo é nel qui ed ora.

Perché mi preoccupo di tutto ciò che non ha funzionato anni fa? Perché mi sfascio la testa per quello che potrà essere?
Io sono una persona in mezzo a miliardi di altre persone. 

Tra soli 100 anni, anzi meno, non esisterò nemmeno più, potrebbero esserci i miei figli, ma quello che ho fatto sulla Terra, quello che ho detto, i miei progetti lavorativi, i miei soldi, le cose che possiedo, che importanza avranno?

I momenti a cui penso ad un futuro in cui non sarò più presente, sono sempre momenti in cui mi rattristo ma allo stesso tempo mi sento più energicaPenso a quanti problemi mi creo per nulla, alle paranoie, alle ansie, a tutto quello che ogni essere umano sperimenta durante la vita, per cosa?

  

VISITATORI PER UN BREVE PERIODO

Noi in questo Mondo siamo di passaggio: io mi definisco come un visitatore, ma spesso sono troppo immersa nei pensieri della mia testa che non mi rendo conto di come potrei vivere in maniera più semplice e spensierata.

Che senso ha? Crearsi problemi, vivere drammi, stare con persone che non ci meritano, avere paura a dire di no, stare zitte sul lavoro, risparmiare per una seconda vita che non ci sarà mai?

 
Questi miei momenti in cui apro la mente e mi rendo conto di come siamo piccoli in confronto all’Universo che esiste da milioni di anni, ecco questi sono degli sprazzi di felicità per la mia mente. 
 

Attimi in cui sono capace di fregarmene di tutto quello che “non va” e pensare a quanto è breve la vita.

Perché devo farmi rovinare questo unico viaggio per cazzate che tra qualche anno dimenticherò, e che addirittura quando sarò morta nessuno ricorderà?

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